16 giorni... tra sedici giorni sarò a Rimini... Sta succedendo davvero, forse fino ad ora non ho mai realizzato davvero il fatto che sto per esibirmi sul palco dei campionati del mondo. Non sono spaventato, non è eseguire il numero che mi spaventa ma di certo non posso dire di essere tranquillo... le cose da fare sono poche ora ma molto impegnative.
Per quanto riguarda la tecnica son solo piccole aggiunte e correzioni, ma per quanto riguarda l'esecuzione c'è un lavoro di regia non indifferente che porta via un sacco di tempo e di pazienza.
Finalmente la struttura del numero è chiara e i passaggi tecnici delineati, ma da li ad ottenere il massimo nella resa il passo è lungo, solo per sistemare i primi venti secondi ci son volute quasi 2 ore ieri sera!!
Ma questa è la parte che considero più interessante, perché è la parte legata al teatro e ai ritmi dell'esecuzione.
Considero veramente incredibile come la resa scenica sia indissolubile dal ritmo.
Ogni gesto, ogni movimento è legato ad un particolare ritmo e quando questo viene colto, il risultato è esponenziale.
Sono contento dell'ultimo Focus del CMI college a cui ho partecipato, perché mi hacridato la spinta giusta per affrontare questi ultimi giorni con la voglia e l'entusiasmo di chi sta realizzando qualcosa di grande, qualcosa di unico e irripetibile forse, questo è un treno che passa adesso e passa proprio qui e ora, perderlo sarebbe estremamente stupido, anche quando la paura di vedere realizzato un sogno diventa più grande della paura di perderlo.
La responsabilità di essere all'altezza delle aspettative può distruggere, ma se trasformata nel desiderio di essere al massimo di se stessi può dare una carica incredibile!!! Ho fatto tanto per arrivare fino a qui, e ho fatto anche tanto per boicottarmi perché fa paura arrivare così in alto in qualcosa... ho fallito su alcuni punti ma ne ho realizzati al meglio altri, perciò ormai che ci sono gioco tutte le carte che mi son rimaste in mano, spero di mantenere questa lucidità nei giorni a venire per poter arrivare a Rimini al meglio, e spero di poter realizzare un po' questo sogno che ormai non è più solo mio... in tanti mi hanno aiutato ma qualcuno in particolare è stato indispensabile e so che su quel palco non ci salirò da solo, se vincerò qualcosa la vittoria non sarà solo mia, se perderò ci sarà comunque qualcuno con cui brindare a questa sfida.
In ogni caso, anche da qui come dal libano, non si torna più a casa...
Metto i miei sogni su un piatto d'argento e li offro alla vita, se sfuggono ad essa, ne sognerò di migliori.